POSIZIONE | Via Armando Diaz, 100, 67041 Aielli AQ, Italia |
ARTISTA | Millo |
TECNICA | Mista |
ANNO | 2020 |
FOTO | MAUA |
Realtà aumentata: |
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TITOLO | Il tuo cielo |
ARTISTA | ImSteazyy |
Your Sky è un invito a sollevare lo sguardo, a scavare oltre la superficie urbana per riscoprire il cielo nascosto sotto il cemento. L’opera, realizzata da Millo ad Aielli, abbraccia un edificio con un murale a 360° che racconta, con la consueta delicatezza visionaria dell’artista, la possibilità di ricostruire un ambiente più umano attraverso l’immaginazione.
Millo, artista pugliese trapiantato in Abruzzo, si forma in architettura a Pescara. Ma ben presto si allontana da una disciplina che, a suo avviso, ha smarrito la capacità di generare spazi armonici per piegarsi troppo spesso a logiche speculative. Quelle stesse facciate cieche, spoglie e grigie delle periferie diventano per lui tele urbane: squarci attraverso cui immaginare altre realtà.
La street art diventa così la sua dimensione: un mezzo per riappropriarsi dei luoghi invisibili della città, generando bellezza, connessione e riflessione. Nei suoi murales dominano il bianco e nero, linee pulite e prospettive architettoniche meticolose, attraversate da elementi fiabeschi: frammenti di foreste, orsi e soprattutto figure monumentali di bambini. Questi protagonisti silenziosi, emersi da città immaginarie, compiono piccoli gesti sovversivi che mettono in discussione il nostro modo di abitare il mondo.
A Aielli, Your Sky mette in scena un grande disvelamento: sotto la città si apre il cosmo. Un’immagine potente, che ci ricorda l’urgenza di restituire spazio al sogno, alla natura, al futuro. I bambini di Millo ci parlano con dolcezza e determinazione, ricordandoci che il mondo che costruiremo sarà quello che sapremo immaginare.
L’opera si anima: la ragazza prende vita e strappa un frammento del murale, rivelando un cielo in movimento. Tra sovrimpressioni di aerei e palazzi, la città si mostra come un foglio di carta — una delle infinite pagine del mondo — che si lacera per svelare un universo di stelle e colori. Lo squarcio diventa gesto simbolico: un invito a guardare oltre la superficie, verso la semplicità originaria e autentica dell’universo.