POSIZIONE | Via di Fonte, 68, 67041 Aielli AQ, Italia |
ARTISTA | Marina Capdevila |
TECNICA | Pennelli |
ANNO | 2021 |
FOTO | MAUA |
Realtà aumentata: |
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TITOLO | I joche de le Nonne |
ARTISTA | Vanessa Biffi |
Con il suo tratto ironico e affettuoso, Marina Capdevila celebra in Nonne a la fresca la quotidianità lenta, genuina e vibrante di un piccolo borgo italiano, Aielli. Ispirandosi alla propria nonna, artista e musa, Marina rende omaggio a una bellezza fuori dagli schemi: quella degli anziani, delle rughe, dei sorrisi accoglienti e degli sguardi curiosi, che osservano un mondo in continuo cambiamento senza mai smettere di custodire memorie, storie e tradizioni.
Protagoniste assolute del murale sono le donne del paese: nonne, zie, comari che abitano i marciapiedi, i balconi, gli usci di casa. Donne che ascoltano, domandano, raccontano e soprattutto accolgono. Con uno sguardo delicato e insieme vivace, l’artista spagnola trasforma queste figure in icone della vita comunitaria, capaci di incarnare lo spirito del luogo e trasmettere la forza silenziosa dell’incontro.
Al centro dell’opera compare un altro simbolo identitario: la sedia bianca, elemento onnipresente nei mesi estivi, sempre pronta ad accogliere chi passa, chi ha voglia di fermarsi, chi desidera condividere un momento di conversazione o semplice silenzio.
Con Nonne a la fresca, Marina Capdevila non solo decora un muro, ma dà voce a una comunità e alle sue radici, dimostrando che anche l’ironia può essere uno strumento potente per raccontare la bellezza quotidiana.
L’opera nasce come segno visivo e sonoro del vissuto di Aielli. Passeggiando tra i vicoli del borgo, l’artista Vanessa Biffi ha raccolto le voci delle anziane del paese: melodie spontanee, canticchiate con dolcezza e allegria in dialetto locale. Quelle note, intrise di memoria e identità, sono state intrecciate all’opera visiva che già le evocava. Grazie alla realtà aumentata, le voci tornano a vibrare nello spazio urbano: si animano, cantano e accolgono chi passa, donando un frammento autentico di memoria viva a chi passa di lì.