POSIZIONE | Corso Luigi Bazoli, Brescia, BS, Italia |
ARTISTA | Bilos |
TECNICA | Pennelli |
ANNO | 2022 |
FOTO | MAUA |
Realtà aumentata: |
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TITOLO | Gliinvisibili |
ARTISTA | Kamilla Lucarelli |
BILOS, illustratore e artista murale di origini greche, nato a Patrasso nel 1988 e residente a Sofia, in Bulgaria, si avventura audacemente ai confini dell’illustrazione, della ceramica e dell’astrazione. La sua opera si concentra sulla creazione di forme immaginarie, oggetti e composizioni che evocano le nature morte. Pur immergendosi spesso in un linguaggio astratto, le sue opere portano sempre con sé una narrazione figurativa, sospesa nel regno dell’interpretazione.
“Quando disegni su un muro – spiega – usi tutto il tuo corpo e le curve divengono più naturali rispetto al movimento del corpo stesso”. Da questa verità metodologica, BILOS ha riscritto elementi e linee, ponendo l’elemento della curva al centro del suo processo creativo. In tal modo, l’artista esplora nuove possibilità espressive, liberandosi dalla rigidità delle linee rette e abbracciando la fluidità delle curve.
La sua capacità di comunicare in modo universale attraverso la sua sensibilità artistica e la sua maestria tecnica gli ha permesso di partecipare a numerose mostre collettive e di esporre a livello internazionale.
BILOS, nome d’arte di Vasilis Manthopoulos, ha completato gli studi presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e delle Infrastrutture del TEI di Patrasso, nonché il MA Communication Design alla Norwich University of the Arts. Il suo primo tentativo di spray risale al 2001, mentre il suo impegno più intenso e sistematico nel mondo dei graffiti è avvenuto a partire dal 2006. L’artista ha partecipato a diverse mostre collettive e ha realizzato diversi interventi visivi in molte città della Grecia e all’estero.
Gliinvisibili è una riflessione sul linguaggio, un modo per vedere attraverso il vuoto. Gli elementi 3D sono ottenuti dallo sfondo blu del dipinto, esplorando le possibilità di essere anch’esso forma e corpo. La realtà aumentata qui è usata per guardare attraverso gli invisibili, le forme non riconosciute, entrare nel loro significato, per creare una nuova lettura visiva.