TOWARD 2030: what are you doing?

5 Agosto 2019

di ROBERTO MASTROIANNI


Promosso da Lavazza, in sinergia con ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Città di Torino, “TOWARD 2030: what are you doing?” è un ambizioso progetto di arte pubblica e comunicazione sociale finalizzato a rendere Torino una “Città ambasciatrice” dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals, SDGs). Progetto innovativo e unico nel suo genere, “Toward 2030” coniuga responsabilità sociale di impresa, il linguaggio della street art e i codici del post-graffitismo per dare vita a una narrazione per immagini finalizzata a illustrare e promuovere gli obiettivi, le azioni e gli stili di vita utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’“Agenda 2030 dell’Onu”.

Lavazza ha commissionato a 17 street artist internazionali 17 opere corrispondenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, sollecitando processi di riqualificazione artistica del territorio in sinergia con l’amministrazione pubblica. L’iniziativa si è caratterizzata per una relazione con gli artisti e le istituzioni attenta alle specificità del tessuto metropolitano, dei linguaggi e dell’impegno sociale dei collettivi e dei singoli writer.

Il rispetto delle identità territoriali e artistiche dell’operazione è stata garantita, infatti, dal coinvolgimento delle tre crew/associazioni storiche del graffitismo torinese (Il Cerchio e le Gocce, Monkeys’ Evolution e Truly Design), che nel ruolo di facilitatori hanno gestito l’interazione tra i promotori e gli artisti selezionati, e che, in sinergia con la “Fondazione Contrada Torino” e “MurArte”, hanno messo in campo un percorso partecipato e inclusivo tra cittadinanza e attori coinvolti nella realizzazione del progetto. (Nella foto in alto l’opera Cultus, realizzata da Truly Design per il progetto di Lavazza)

Si può affermare, senza troppa enfasi, che questa operazione rappresenti una delle più vaste, organiche e peculiari esperienze di comunicazione sociale su questi temi realizzate sinora nel panorama internazionale: capace di mettere assieme enti pubblici e privati, valorizzando competenze artistiche e scientifiche, inserendosi in una specifica storia del muralismo italiano ed europeo, quella torinese, che ha saputo traghettare compiutamente negli anni il writing da fenomeno contro culturale e underground a elemento perfettamente integrato nel sistema dell’arte.

Questo progetto conferma la ormai tradizionale vocazione laboratoriale di Torino all’istituzionalizzazione del graffitismo metropolitano, ampliando l’importante patrimonio di opere di stret art disseminate sul territorio e perfettamente integrate con il patrimonio artistico contemporaneo della città. La street art dimostra in questa occasione di essere la pratica più adatta per un’azione sussidiaria di responsabilità sociale di impresa, comunicazione sociale e riscrittura del tessuto metropolitano messa in campo da un’azienda italiana (Lavazza), da un’amministrazione comunale (Torino), impegnata da due decenni in progetti di arte urbana e istituzionalizzazione del graffiti-writing, e da una rete di oltre 200 organizzazioni del mondo economico, sociale e culturale italiano (ASviS). Nello stesso tempo il progetto si pone come modello ripetibile ed esportabile in altri contesti urbani, come auspicato dai promotori, al fine di portare avanti una diffusa azione di educazione alla sostenibilità ambientale e sociale.

Il presente testo è tratto dal catalogo Maua Torino, acquistabile sul sito di Terre di Mezzo Editore. Anche dalle sue pagine è possibile fruire dei murales in realtà aumentata, basta inquadrarle con la app Bepart scaricabile gratuitamente dai PlayStore per Android e iOS.