MAUA | Santa Croce di Magliano (CB)

27 Ottobre 2025

Workshop di co-creazione in realtà aumentata


 29–30 marzo / 5–6 aprile 2025

Per quattro giorni, tra le vie di Santa Croce di Magliano, il silenzio dei muri si è riempito di nuove voci. Artisti, studenti, designer e curiosi sono arrivati da ogni parte d’Italia e anche dall’estero per dare vita a un esperimento collettivo: trasformare la street art del Premio Antonio Giordano in un museo aumentato, dove il reale e il digitale si toccano, si confondono, si amplificano.

Il borgo, disteso tra le colline del basso Molise, si è trasformato in un laboratorio di arte e tecnologia. I partecipanti hanno imparato a progettare e animare contenuti in realtà aumentata, a disegnare con la luce, a modellare l’aria. Hanno ascoltato storie di artisti e di muri, camminato tra le opere, immaginato nuovi mondi da inserire nelle crepe del reale.

 

Giorno 1  L’inizio del viaggio

L’accoglienza, la curiosità, i primi sguardi. Dopo la presentazione del progetto MAUA Special Edition, i partecipanti hanno esplorato l’“Atlante” delle opere in realtà aumentata di Bepart: un archivio vivente di esperienze e visioni. Poi la scelta: quali murales aumentare, quale storia riscrivere in digitale. Tra bozzetti e prototipi, le idee hanno preso forma — immagini che potevano muoversi, suonare, reagire.

 

 

 

Giorno 2  Le grammatiche dell’aumento

La seconda giornata è stata dedicata alla scoperta del linguaggio dell’AR: come si racconta un’opera che vive in due dimensioni contemporaneamente, fisica e immateriale?
Tra storyboard, concept e prime animazioni, il gruppo ha lavorato fianco a fianco con curatori e street artist, imparando a tradurre emozioni in movimento, texture in luce.
La giornata si è conclusa con una plenaria collettiva: un cerchio di idee e confronti, dove intuizioni e dubbi si sono trasformati in possibilità.

 

 

 

 

Giorno 3  Sperimentare

Il sabato successivo, il laboratorio si è riempito di suoni e di codici. Le opere cominciavano a muoversi, a respirare.
Con Tommaso Evangelista, storico dell’arte e curatore, i partecipanti hanno riflettuto su cosa significhi oggi creare un’immagine aumentata: non più un effetto, ma una nuova forma di presenza.
Nel pomeriggio, shader, particelle, materiali 3D e script interattivi hanno dato corpo ai progetti.
Ogni errore è diventato scoperta. Ogni test, un piccolo passo verso il visibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giorno 4  La restituzione

L’ultimo giorno, le opere erano pronte per tornare in strada.
I partecipanti hanno camminato per il borgo, testando le esperienze AR direttamente sui muri che le avevano ispirate.
Gli abitanti si fermavano incuriositi: bastava uno smartphone, e il murale prendeva vita.
Un gesto semplice — inquadrare, toccare, osservare — diventava rito collettivo, atto di partecipazione e meraviglia condivisa.
La giornata si è chiusa con la presentazione pubblica dei progetti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una nota di metodo

Abbiamo scelto di accogliere l’imprevisto, formati imperfetti, tempi stretti, iterazioni continue, come parte del linguaggio.
In questa tensio

ne tra vincolo e possibilità, la realtà aumentata si è rivelata per ciò che è: una 

poetica dello spazio, non un trucco ottico; un dispositivo relazionale, non un gadget.
Ogni opera resta potenzialmente viva, pronta a riattivarsi nello sguardo di chi passa, in un dialogo sempre aperto tra arte, tecnologia e comunità.

 

Esiti

  • 31 opere ibride (street art + AR) che compongono il nuovo percorso MAUA Molise, fruibile con l’app Bepart.
  • 40+ artisti coinvolti — tra street e digital artist — provenienti da Molise, Abruzzo, Puglia, Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte, Irlanda e Algeria, con competenze che spaziano da 3D/Realtime (Blender, Maya, ZBrush, C4D, Unity/Unreal) a motion design e video, grafica, sound design e AI generativa.
  • Sono nate reti locali e professionali tra arte, tecnologia e archeologia, con il coinvolgimento diretto della comunità: alcuni abitanti sono diventati protagonisti delle opere AR.

Più che un risultato, un innesco: dal workshop è emersa l’esigenza di costruire una rete permanente di artisti XR, curatori e istituzioni dedicata all’arte pubblica digitale: un’infrastruttura culturale capace di dare continuità a pratiche, linguaggi e immaginari.

Oltre il muro

Il workshop non è stato solo un percorso tecnico o formativo.
È stato un modo per riattivare la comunità, per intrecciare relazioni tra artisti, cittadini, studenti e istituzioni.
Un luogo dove la tecnologia si è fatta linguaggio umano, estensione del pensiero e del corpo.
In questa oscillazione costante tra reale e virtuale, Santa Croce di Magliano ha ritrovato la propria vocazione: essere spazio di sperimentazione, di ascolto e di bellezza condivisa.

Ogni muro ora racconta due storie — una visibile e una nascosta — e invita chi passa a entrare, a cercare, a scoprire.
Dietro ogni superficie dipinta c’è un mondo che continua a muoversi, pronto a riemergere alla luce.

Promotori

Il workshop MAUA Special Edition – Santa Croce di Magliano è una produzione di Bepart, in collaborazione con ACAG – Associazione Culturale Antonio Giordano, ME.MO. Cantieri Culturali aps, Pro Loco Quattro Torri e il Comune di Santa Croce di Magliano.
L’iniziativa fa parte di MAUA Special Edition, sostenuta dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestita dal Ministero della Cultura, con l’obiettivo di creare un percorso diffuso di arte aumentata nei luoghi della street art italiana, unendo creatività, partecipazione e tecnologie immersive.

Epilogo

Vi aspettiamo all’inaugurazione e ai tour a partire dall’11 ottobre 2025.
Perché l’arte aumentata non si ferma nello schermo — comincia proprio lì, tra le strade di Santa Croce di Magliano, e lì continuerà a crescere, a parlarci, a sorprenderci.