29–30 marzo / 5–6 aprile 2025
Per quattro giorni, tra le vie di Santa Croce di Magliano, il silenzio dei muri si è riempito di nuove voci. Artisti, studenti, designer e curiosi sono arrivati da ogni parte d’Italia e anche dall’estero per dare vita a un esperimento collettivo: trasformare la street art del Premio Antonio Giordano in un museo aumentato, dove il reale e il digitale si toccano, si confondono, si amplificano.
Il borgo, disteso tra le colline del basso Molise, si è trasformato in un laboratorio di arte e tecnologia. I partecipanti hanno imparato a progettare e animare contenuti in realtà aumentata, a disegnare con la luce, a modellare l’aria. Hanno ascoltato storie di artisti e di muri, camminato tra le opere, immaginato nuovi mondi da inserire nelle crepe del reale.
L’accoglienza, la curiosità, i primi sguardi. Dopo la presentazione del progetto MAUA Special Edition, i partecipanti hanno esplorato l’“Atlante” delle opere in realtà aumentata di Bepart: un archivio vivente di esperienze e visioni. Poi la scelta: quali murales aumentare, quale storia riscrivere in digitale. Tra bozzetti e prototipi, le idee hanno preso forma — immagini che potevano muoversi, suonare, reagire.

La seconda giornata è stata dedicata alla scoperta del linguaggio dell’AR: come si racconta un’opera che vive in due dimensioni contemporaneamente, fisica e immateriale?
Tra storyboard, concept e prime animazioni, il gruppo ha lavorato fianco a fianco con curatori e street artist, imparando a tradurre emozioni in movimento, texture in luce.
La giornata si è conclusa con una plenaria collettiva: un cerchio di idee e confronti, dove intuizioni e dubbi si sono trasformati in possibilità.


Il sabato successivo, il laboratorio si è riempito di suoni e di codici. Le opere cominciavano a muoversi, a respirare.
Con Tommaso Evangelista, storico dell’arte e curatore, i partecipanti hanno riflettuto su cosa significhi oggi creare un’immagine aumentata: non più un effetto, ma una nuova forma di presenza.
Nel pomeriggio, shader, particelle, materiali 3D e script interattivi hanno dato corpo ai progetti.
Ogni errore è diventato scoperta. Ogni test, un piccolo passo verso il visibile.


L’ultimo giorno, le opere erano pronte per tornare in strada.
I partecipanti hanno camminato per il borgo, testando le esperienze AR direttamente sui muri che le avevano ispirate.
Gli abitanti si fermavano incuriositi: bastava uno smartphone, e il murale prendeva vita.
Un gesto semplice — inquadrare, toccare, osservare — diventava rito collettivo, atto di partecipazione e meraviglia condivisa.
La giornata si è chiusa con la presentazione pubblica dei progetti.


Abbiamo scelto di accogliere l’imprevisto, formati imperfetti, tempi stretti, iterazioni continue, come parte del linguaggio.
In questa tensio
ne tra vincolo e possibilità, la realtà aumentata si è rivelata per ciò che è: una
poetica dello spazio, non un trucco ottico; un dispositivo relazionale, non un gadget.
Ogni opera resta potenzialmente viva, pronta a riattivarsi nello sguardo di chi passa, in un dialogo sempre aperto tra arte, tecnologia e comunità.
Più che un risultato, un innesco: dal workshop è emersa l’esigenza di costruire una rete permanente di artisti XR, curatori e istituzioni dedicata all’arte pubblica digitale: un’infrastruttura culturale capace di dare continuità a pratiche, linguaggi e immaginari.
Il workshop non è stato solo un percorso tecnico o formativo.
È stato un modo per riattivare la comunità, per intrecciare relazioni tra artisti, cittadini, studenti e istituzioni.
Un luogo dove la tecnologia si è fatta linguaggio umano, estensione del pensiero e del corpo.
In questa oscillazione costante tra reale e virtuale, Santa Croce di Magliano ha ritrovato la propria vocazione: essere spazio di sperimentazione, di ascolto e di bellezza condivisa.
Ogni muro ora racconta due storie — una visibile e una nascosta — e invita chi passa a entrare, a cercare, a scoprire.
Dietro ogni superficie dipinta c’è un mondo che continua a muoversi, pronto a riemergere alla luce.
Il workshop MAUA Special Edition – Santa Croce di Magliano è una produzione di Bepart, in collaborazione con ACAG – Associazione Culturale Antonio Giordano, ME.MO. Cantieri Culturali aps, Pro Loco Quattro Torri e il Comune di Santa Croce di Magliano.
L’iniziativa fa parte di MAUA Special Edition, sostenuta dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestita dal Ministero della Cultura, con l’obiettivo di creare un percorso diffuso di arte aumentata nei luoghi della street art italiana, unendo creatività, partecipazione e tecnologie immersive.
Vi aspettiamo all’inaugurazione e ai tour a partire dall’11 ottobre 2025.
Perché l’arte aumentata non si ferma nello schermo — comincia proprio lì, tra le strade di Santa Croce di Magliano, e lì continuerà a crescere, a parlarci, a sorprenderci.